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 22/01/11: Il paese, per l’arrivo di cittadini dell’ambito dell’Unione Europea e di extracomunitari provenienti dai paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, si prepara ad accoglierli, nel comparto occupazionale e sociale, per un loro migliore ed adeguato inserimento.    

Sample Image L’Università della Terza Età, che opera nella cittadina da qualche anno, con un apprezzabile programma socio-culturale, ha organizzato lo svolgimento dei corsi di lingua non solo di italiano, ma anche di inglese e di spagnolo.

Sample Image Sample Image  Sample Image   Nei locali sociali, le lezioni vengono svolte con costanza, in diverse sedute settimanali, dai professori Giovanni Croce, Carlos Carubia  e Dyane Lawson che intrattengono alcune decine di corsisti che frequentano con assiduità sia i corsi di italiano che di lingua straniera.  

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Gli iscritti di quest’anno sono in forte crescita rispetto all’anno scorso perché oggi i lavoratori extracomunitari, che chiedono la residenza per ottenere il permesso di soggiorno,  devono conoscere parte della lingua italiana e perché da alcuni anni ormai si registra in paese l’arrivo di diverse famiglie estere che, provenienti da Gran Bretagna, Belgio, Francia e Germania, si sono stabilite in maniera duratura a Cianciana, alcune tutto l’anno, altre semestralmente.
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Il programma prevede che il lunedì dalle 17 alle 18 si tiene il corso di lingua spagnola, il mercoledì, dalle 18 alle 19, invece, le lezioni di inglese e il giovedì, sempre dalle 18 alle 19 ha luogo il corso di lingua italiana per gli stranieri.
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“L’Università della Terza Età – ci dice il prof. Giovanni D’Angelo, che cura impeccabilmente la direzione dei tre corsi di lingua – si propone la diffusione della cultura e nei suoi programmi annuali ha inserito dei corsi di lingua al fine di promuovere l’integrazione in modo particolare degli stranieri che vivono nella nostra comunità e anche di quelle famiglie che, provenenti dai paesi dell’Unione Europea, hanno scelto di stabilirsi definitivamente nella nostra cittadina”.
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Molti lavoratori extracomunitari si trovano impegnati in lavori agricoli e artigianali in tutto il territorio per cui hanno bisogno di apprendere le nozioni più elementari della lingua italiana.

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Tante famiglie tunisine, rumene, polacche mandano i lori bambini a frequentare le scuole dell’obbligo.
Lo stesso dicasi per i forestieri e per i visitatori che vogliono apprendere l’italiano.

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    Enzo Minio

Pubblicato sul quotidiano: La Sicilia del 07/01/11.