Sample Image Un legame plurisecolare lega gli abitanti del piccolo centro alla grande Inghilterra • Ottimo cibo, aria fine e gente serena: gli ingredienti per un nuovo turismo nella nostra provincia.

Il centro montano dell’entroterra agrigentino si avvia verso una stagione economica positiva Necessario l’aeroporto per favorire il turismo.

 

C’è un filo lungo due secoli, divenuto quasi un cordone ombelicale, a legare Cianciana e l’Inghilterra.

Aveva iniziato, nella prima metà del XIX secolo, la Compagnia Morrison & Seager a frequentare le lande dell’entroterra agrigentino e vi aveva attivato una miniera di zolfo dando origine all’industria estrattiva ciancianese per cederla poi a Vincenzo Di Giovanni, nonno dell’illustre poeta Alessio.

Subito dopo la seconda guerra mondiale, in concomitanza con la ricchezza di poche famiglie e lo sfruttamento di molti, una delle «mete preferite» dei Ciancianesi disoccupati, soprattutto contadini,

divenne proprio l’Inghilterra, ed in particolare la cittadina di Hoddesdon, che ancora ospita qualcosa come tremila Ciancianesi.

I nostri emigrati sono così ben radicati in Inghilterra che ogni anno il 13 giugno festeggiano Sant’Antonio di Padova, protettore del paese.

Adesso le parti sembrano essersi invertite e gli Inglesi stanno scoprendo Cianciana, dove comprano casa.

Com’è potuto accadere? Cosa offre di particolare ai sudditi di Sua Maestà britannica il piccolo centro agrigentino?

I siciliani, si sa, sono per natura estroversi credono nell’amicizia e facilmente si legano a persone che sappiano ascoltarli e apprezzarli. Sono il nostro migliore biglietto da visita soprattutto all’estero

ed in Inghilterra i Ciancianesi si son fatti stimare ed apprezzare per serietà e compostezza sociale.

Tornando d’estate a rivedere i vecchi genitori e gli amici, spesso si son fatti accompagnare da amici inglesi.

Fu così che Dave, venuto in vacanza, scoprì il paese di Cianciana.

Fu un vero amore a prima vista. Rimase affascinato dell’ambiente naturale e sociale e decise che era un posto così tranquillo ed ospitale da potervi tranquillamente dimorare. A Dave, che si esprime benissimo nel nostro dialetto, ne seguirono altri, affascinati da quanto leggevano sul giornalino locale «La Voce», sulla quale lo stesso ha tenuto per lungo tempo una rubrica intitolata «Un inglese

all’estero».

Questa esperienza ha interessato la prestigiosa rete televisiva inglese, la BBC che vi ha dedicato degli ampi servizi. Un'altra ambasciatrice della vita ciancianese è stata una popolare attrice di soapopera britannica, che due anni fa ha trascorso le ferie a Cianciana.

Cosa offre quindi il «paese dei poeti» ai figli di Albione? Innanzi tutto la tranquillità dei luoghi e della stessa gente, la consapevolezza di non essere scippati o aggrediti ad ogni angolo di strada, il clima, generalmente mite, anzi caldo per chi è abituato a temperature rigide, i prodotti genuini, le bellezze naturalistiche ( il Platani, le maccalube, la necropoli, il bosco e la grotta – con lago– di Monte Cavallo etc.) il calore e l’ospitalità della gente, traducibile nell’epopea del vicinato per cui il forestiero viene preso per mano ed aiutato ad inserirsi, ed una posizione geografica ottimale, essendo la cittadina equidistante dal mare di Eraclea Minoa o Sciacca e dalla montagna, dai boschi di S. Stefano Quisquina e di Cammarata.

Se poi aggiungiamo che nel cambio euro-sterlina gli inglesi ci guadagnano, il quadro si completa da solo: comprare conviene e fare spesa ancora di più. Il problema adesso diventa un altro e cioè come rendere appetibile Cianciana nei diversi mesi dell’anno e non solo o soprattutto, d’estate.

E’ chiaro che bisogna organizzare delle attività che coinvolgano tutti gli abitanti, vecchi e nuovi, ( e in ciò i Ciancianesi sono impareggiabili), ma soprattuttooccorre favorire gli spostamenti verso il capoluogo di provincia e il mare con un sistema viario ammodernato per convincere i giovani che Sicilia, Cianciana è bello.

Come fermamente credono Teresa e Clive, lei figlia di nostri emigrati, lui un ingegnere inglese, che hanno comprato una monumentale villa da ristrutturare per ricavarne un hotel in grado di ospitare un turismo inglese d’elite, accanto a quello che può trovare posto nelle casealbergo di cui il paese ormai abbonda.

Ma soprattutto un aeroporto. Lampedusa ha avuto il suo risveglio economico in quanto il milanese si imbarca a Malpernsa ed arriva nell’isola in meno di due ore senza dover percorrere lunghi e pericolosi tratti di strada.

Altri centri della nostra Sicilia che sono vicini ad uno scalo aereo hanno una florente economia turistica in quanto oggi la gente non vuole perdere tempo.

Con l’aereo parte e nel giro di poco tempo raggiunge la destinazione per concedersi, secondo le preferenze, intense giornate di mare, lunghe passeggiate nei boschi, per godersi le ferie serenamente.

E Cianciana lo ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per puntare sul turismo stanziale.

Nella nostra provincia abbiamo un grande esempio di economia interamente fondata sul turismo, l’isola di Lampedusa divenuta regno incontrastato dei milanesi e di quanti amano il mare.

Molti di loro hanno comprato case e dammusi per concedersi due settimane di ferie lontani dai ritmi della vita moderna e soprattutto con un’alimentazione sana quale è appunto la cucina mediterranea. Ed oggi Lampedusa da maggio a settembre moltiplica la popolazione raggiungendo anche le ventimila presenze.

Ed allora l’aeroporto è uno dei punti forti per sviluppare il turismo.