
Ribera. Bei sei comuni della provincia di Agrigento potrebbero avere le giunte municipali a rischio per il mancato adeguamento alla legge regionale n. 6 del 2011 che prevede la presenza nell'esecutivo amministrativo la presenza della quota rosa. Questo è quanto chiede con una interpellanza al presidente della Regione Siciliana e all'assessore regionale alle Autonomie Locali il deputato del Pd Pino Apprendi il quale interroga le istituzioni regionali "se non intendano chiedere, nei centri ove si ravvisi violazione della normativa, l'immediato annullamento delle giunte illegittime dichiarandole decadute e nominando un commissario ad acta".
Secondo un'indagine attenta fatta nel marzo scorso su tutti i centri dell'Isola dall'associazione riberese "SOS Democrazia", oggi in provincia di Agrigento i comuni che sono sprovvisti della presenza di donne in giunta sono Ribera, Porto Empedocle, Calamonaci, cianciana, Montevago e Ravanusa.
I sindaci Carmelo Pace, Calogero Firetto, Vincenzo Inga, Salvatore Sanzeri, Calogero Impastato e Armando Savarino non sono stati in condizione a partire da gennaio di quest'anno di aggiornare le loro giunte comunali con la presenza del gentil sesso per cui secondo l'esponente del Pd sarebbero enti locali inadempienti che continuano ad essere governati da soli uomini.
La stessa associazione "SOS Democrazia" nei mesi scorsi aveva fatto rilevare, inoltre, che dalla ricerca era emerso come circa il 30 per cento dei comuni siciliani non rispettavano la norma di legge sulla composizione della giunta. E venivano citati casi di grosse cittadine come Mazara del Vallo, Pachino, Bronte, Misilmeri, inadempienti. Una nota era stata inviata dall'associazione riberese al prefetto e all'assessorato agli Enti Locali, ma ad oggi nessun provvedimento è stato adottato in merito.
Da ciò è nata l'interpellanza dell'on. Apprendi, che citando per la rappresentanza femminile la legge regionale, la costituzione e gli atti dell'Unione Europea, chiede l'adeguamento e il rispetto della legge.
ENZO MINIO