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  Revisione / Redazione Piano Regolatore Generale. Regolamento Edilizio, Norme Tecniche di Attuazione e Piani Particolareggiati.

Il Dirigente il Settore n° 5 invita la cittadinanza a partecipare all'incontro con l'amministrazione Comunale che si tetrra il giorno VENERDI' 07 OTTOBRE 2016, ALLE ORE 20:00  nei locali del Centro Sociale, siti in Corso Vittorio Emanuele., SEGUE RELAZIONE:  ...

Il fine dell'invito è quello di acquisire ogni utile contributo alla realizzazione dello strumento urbanistico.
 
Ciascun partecipante potrà, anche preventivamente e fino alla suddetta data, far pervenire al Comune di Cianciana proposte scritte.
 
 RELAZIONE:
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Il Comune di Cianciana è dotato di P.R.G. approvato con D. Dir. n°1526/D.R.U. del 23-12-2008- ; il piano è dunque decaduto nella parte che si riferisce ai vincoli preordinati alla espropriazione, per il trascorso periodo di validità.

Ai sensi dell'art.3, comma 1 della L.R. n°15 del 30-04-1991, il Comune è pertanto obbligato alla revisione del P.R.G. vigente ed a redigere una revisione generale ; la stessa legge regionale, all'art.3, comma 7, pone l'obbligo al Consiglio comunale di adottare, al fine di avviare l'iter di formazione della revisione, un documento contenente le direttive generali per la formazione del piano.

La Circolare n°1/'92 D.R.U. dell'Assessorato Regionale del territorio e dell'Ambiente ha successivamente chiarito che dette direttive generali devono essere adottate dal Consiglio comunale sulla base di un'apposita relazione, da redigersi da parte dell'UTC, tesa ad individuare le problematiche urbanistiche di rilievo per il Comune ed i criteri informatori del Piano, necessari per un'adeguata pianificazione del territorio comunale.

La più recente Circolare n°2 D.R.U. dell' 11-07-2000, nel paragrafo sulle Direttive generali del P.R.G., evidenzia che le direttive da emanare devono essere redatte sulla base di un 'istruttoria comprendente le informazione disponibili a cura dell'UTC su:

a) disciplina urbanistica vigente e principali vincoli sovraordinati;

b) stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente;

c) stato dell'urbanizzazione;0

d) principali tendenze della domanda di abitazioni, servizi, strutture produttive, direzionali, commerciali e turistiche.

Il P.R.G. costituisce un imprescindibile strumento di riferimento per tutte le attività pubbliche e private che si intendono intraprendere per lo sviluppo economico, sociale e culturale delle Comunità locali, oltre che un indispensabile mezzo di tutela ambientale. La redazione di un nuovo P.R.G. rappresenta dunque per ogni Comune un fatto di grande rilevanza che deve essere riguardato come un atto di valenza scentifico-culturale e tecnico-amministrativo destinato a dare spessore alle scelte fondamentali di politica territoriale ed a realizzare gli interessi collettivi della comunità insediata. Per questo il ruolo del Consiglio comunale è centrale e intriso di grandi responsabilità, nell'ambito istituzionale di competenza .

Nell'ambito di tale ruolo l'approvazione delle direttive generali costituisce il primo passo di un percorso complesso all'interno del quale il Consiglio comunale è chiamato più volte ad intervenire; precisamente dopo l'approvazione delle direttive generali il Consiglio comunale dovrà assumere le proprie determinazioni su uno schema di massima del piano, dovrà quindi procedere alla adozione del piano definitivo ed infine sarà chiamato ad esprimere le proprie controdeduzioni sulle osservazioni che i cittadini potranno presentare a seguito della adozione.

Al fine di consentire al Consiglio comunale di svolgere il proprio ruolo in maniera consapevole e tecnicamente corretta sono dunque fornite nel seguito alcune fondamentali coordinate di riferimento sulle problematiche poste dallattuale assetto territoriale e sullo stato di diritto del territorio scaturente dalla strumentazione urbanistica vigente e vengono riportate le indicazioni necessarie affinché il Consiglio Comunale di Cianciana possa procedere, come stabilito dallart. 3 della L.R. 15/91, alla formulazione delle Direttive generali di propria competenza.

Devono considerarsi elementi invarianti nella progettazione del nuovo PRG una serie di indicazioni progettuali derivanti da varie fonti normative sia regionali che statali, che compongono un quadro vincolistico da recepire integralmente nel nuovo PRG.

Le principali di tali disposizioni sono:

    -  il Codice dei Beni Culturali, di cui al D.Lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii, attraverso il quale sono dichiarate di interesse paesaggistico alcune parti del territorio comunale. In particolare, oltre al vincolo della legge "Galasso" che riguarda i corsi dacqua, altre parti del territorio comunale risultano sottoposte a vincolo paesaggistico, sia per la presenza di aree boscate sia infine per la presenza di aree di interesse archeologico. Nella pianificazione di tali ambiti il PRG dovrà tener conto della necessità di non compromettere il valore ambientale e paesistico con previsioni lesive dei caratteri propri di ciascun sito. Vanno anche tenuti presenti i vincoli apposti con specifici decreti dellAssessorato competente.

    -  le leggi che fissano distanze minime delle costruzioni a protezione di infrastrutture pubbliche, quali le strade, la ferrovia, il depuratore, il cimitero.

    -  la legge n. 16/1996, come modificata dalla L.R. 13/1999 e successivamente dalla L.R. 6/2001, che stabilisce limiti di edificazione nei boschi e nelle relative fasce di rispetto.

    -  il vincolo sismico, che determina limitazioni nella attività edilizia;

    -  i vincoli e le prescrizioni derivanti dai Piani stralcio di bacino per lAssetto Idrogeologico; in particolare nella redazione del nuovo piano occorrerà fare stretto riferimento alle indicazioni normative relative alle aree di diverso grado di pericolosità, che per i livelli più alti (P3 e P4) vietano qualsiasi trasformazione urbanistica .

    -  il vincolo idrogeologico ex R.D. 3267/1923, gravante su una gran parte del territorio comunale;

    -  il vincolo relativo alle eventuali aree percorse dal fuoco ai sensi dellart.10, comma 2 della Legge 21.11. 2000, n. 353.

    Elementi invarianti nella progettazione del PRG devono essere considerati pure le eventuali indicazioni vincolistiche derivanti degli studi propedeutici di settore, geologico ed agricolo- forestale.
    Nel primo dovranno infatti essere indicate e perimetrate le eventuali aree soggette a dissesti di natura geologica o idraulica o interessate da formazioni tettoniche o da rischio sismico in genere, nelle quali potranno non essere ammesse nuove costruzioni, nonché le aree nelle quali le nuove costruzioni potranno essere eseguite osservando particolari cautele. Tali indicazioni dovranno riguardare in particolare le aree di nuova urbanizzazione previste nel nuovo P.R.G.; una verifica di natura geologica, anche alla luce della nuova normativa tecnica sulle costruzioni subentrata nel 2008 e della conseguente Circolare ARTA del 25 Ottobre 2012, dovrà comunque essere svolta, ai fini di una loro eventuale riconferma nel nuovo piano, anche per le aree già interessate da previsioni di urbanizzazione del PRG vigente. E’ infine appena il caso di ricordare che il nuovo piano, così come tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, dovrà essere sottoposto al procedimento di VAS, in attuazione di quanto stabilito con D.L.vo n. 152/2006 e smi, al fine di minimizzare o mitigare l’impatto ambientale delle opere in esso previste.

    RAPPORTI CON LA PIANIFICAZIONE VIGENTE

    Nella progettazione del nuovo P.R.G. è necessario tener conto del fatto che le sue previsioni verranno ad incidere su un territorio il cui stato di diritto è stato precisamente definito dal P.R.G. vigente. Tale notazione, di per se importante, assume una maggiore rilevanza in relazione a quanto previsto dal Decreto legge del Maggio 2001 che regolamenta il procedimento di espropriazione per pubblica utilità; in esso si prevede infatti che i vincoli espropriativi, decaduti per il trascorso periodo di validità, se riproposti nei nuovi strumenti urbanistici, debbano essere indennizzati. Tale disposizione, che è entrata in vigore a far data dal gennaio 2002, vincola l’attuazione (non però l’approvazione) del nuovo Piano alla disponibilità delle somme occorrenti per gli indennizzi. Nella redazione del nuovo piano pertanto dovrà, caso per caso, valutarsi con la massima attenzione l’opportunità di riconferma dei vincoli espropriativi, che dovrà comunque in linea di principio ammettersi soltanto nel caso di comprovata necessità. Di contro le previsioni non vincolative del previgente P.R.G. potranno confermarsi nel caso in cui non contrastino con il sistema degli invarianti strutturali, con i principi di tutela posti a fondamento del nuovo P.R.G., ovvero con disposizioni normative intervenute successivamente alla approvazione del P.R.G. . Si deve infine tener conto delle opere pubbliche, approvate o in itinere, redatti dei seguenti Enti: Regione Siciliana, Provincia, Anas, etc... E’ comunque opportuno stabilire contatti con tutti gli Enti e Società che a vario titolo portano avanti progetti che interessano il territorio comunale, quali gli Enti pubblici o privati gestori di servizi pubblici e di interesse collettivo, al fine di acquisire informazioni sui eventuali programmi in corso che interessano il territorio di Cianciana. Nell’attuale fase critica dell’economia nazionale e mondiale le risorse del territorio assumono un ruolo rilevante nello sviluppo socio-economico che è strettamente collegato ad una corretta pianificazione . La disciplina urbanistica e la programmazione economica devono garantire una più solida ed efficace integrazione per lo sviluppo del territorio . Allo stesso tempo bisogna coniugare il concetto di sviluppo sostenibile nel quale lo sviluppo economico dovrà fondarsi su un utilizzo corretto delle risorse presenti sul territorio e nellambiente, utilizzo che deve mirare alla conservazione e valorizzazione degli stessi. La revisione del PRG deve contribuire a promuovere uno sviluppo sostenibile per la città coniugando principi ambientali, sociali ed economici; pertanto sarà necessario ricercare, nella stesura del piano, la massima integrazione e coerenza con gli strumenti di programmazione economica .

    PRESCRIZIONI ESECUTIVE DEL NUOVO P.R.G.

    La norma che regola le Prescrizioni esecutive del PRG (art. 2 della L.R. 27 dicembre 1978, n. 71, come modificato dall’art. 3 della L.R. 30 aprile 1991, n. 15) è stata oggetto di una interpretazione autentica, offerta dall’art. 102 della L.R. 16.04.2003, n.4.
    In forza di tale disposto le Prescrizioni esecutive del PRG possono essere progettate in maniera temporalmente disgiunta rispetto al PRG, purchè vengano adottate entro il 180°giorno dopo la approvazione del PRG. Tale disposto, che nasce dalla constatazione della scarsa efficacia di tale strumento urbanistico, e che prelude ad una sua definitiva cancellazione, già più volte annunciata, va considerato favorevolmente, dal momento che snellisce notevolmente i tempi di formazione del PRG e ne semplifica l’iter formativo, oltre naturalmente a ridurne sensibilmente i costi di redazione. Per tali ragioni si suggerisce di separare il procedimento di formazione del PRG da quello delle PPEE e di rinviare l’eventuale redazione delle Prescrizioni esecutive (sempre che nel frattempo non intervengano le disposizioni abrogative sopra dette) a dopo la definitiva approvazione del P.R.G. Per quanto concerne le Prescrizioni esecutive allegate al PRG vigente, oggi non più efficaci, occorrerà valutare l'opportunità di riconfermarle nel nuovo piano, ovvero di disattenderle, tutte o in parte, demandando ai privati il compito di pianificare le aree già interessate dalle PPEE attraverso piani esecutivi di iniziativa privata.

    INDIRIZZI PROGETTUALI SPECIFICI

Gli obiettivi generali che dovranno sovrintendere alla formazione del nuovo PRG possono riassumersi in alcune indicazioni inerenti prevalentemente la tutela e l'uso del suolo e del patrimonio ambientale nel suo complesso. A tale scopo, i principi pianificatori di carattere generale dovranno porre come centrale il problema del raggiungimento dell'equilibrio territoriale, inteso come rapporto ottimale fra sistema ambientale a prevalente valenza naturalistica e sistema ambientale a prevalente carattere antropico e del mantenimento nel tempo di tale equilibrio. Alla luce di tali principi il nuovo PRG dovrà preliminarmente operare una verifica delle previsioni dello strumento urbanistico vigente, confermando solo le scelte che possono ritenersi coerenti con gli obiettivi del nuovo piano. La tutela del territorio e dellambiente, inteso come risorsa e non come vincolo, la valorizzazione del patrimonio culturale, urbanistico, architettonico e monumentale, la salvaguardia e il mantenimento dei valori sociali ed etnologici della popolazione, la tutela delle peculiarità del Centro Storico, sono tutti elementi imprescindibili da tenere fermi e presenti in sede di redazione del nuovo PRG.

Il fabbisogno edilizio, articolato in abitativo, di servizi, produttivo-artigianale, commerciale e terziario, dovrà rispondere ed integrare i bisogni dimostrati, pregressi, attuali e futuri della popolazione, in modo che lo sviluppo assicuri la vivibilità, compatibilmente con le fondamentali esigenze di tutela ambientale. Anche in questo caso andranno definiti i rapporti con gli altri Enti, in modo da allargare le iniziative di sviluppo allintero comprensorio nel quale è inserita Cianciana.

Le finalità e gli obiettivi fondamentali del nuovo PRG sono, pertanto, quelli di conferire qualità al processo di sviluppo urbanistico del centro, considerato come elemento di una rete territoriale, attraverso unazione di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, umane ed economiche esistenti.

Enecessario che la città si interroghi sulla propria capacità di elaborare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale che le restituisca una identità ed un ruolo .

La revisione del PRG deve dunque rappresentare una occasione di riflessione sul tema del complessivo sviluppo economico della città ed un ruolo fondamentale del piano sarà quello di contribuire allindividuazione delle vocazioni economico-sociali del territorio e creare le condizioni perché queste siano attuate, integrando allinterno del PRG ogni elemento socio economico conosciuto, utilizzando i dati e le informazioni disponibili.

Per quanto concerne il contenuto tecnico-normativo del PRG si sottolinea la necessità, di cui si è già detto, di limitare il più possibile la previsione di vincoli preordinati alla espropriazione, atteso che essi decadono dopo appena cinque anni dalla approvazione del Piano, rinviandone la previsione a piani esecutivi di iniziativa pubblica o, più opportunamente, di iniziativa privata.

Se a questo si aggiunge il fatto che con la sentenza 348/07 della Corte Costituzionale e con la successiva ratifica operata dalla finanziaria 2008, lindennizzo nella espropriazione per pubblica utilità è stato quasi raddoppiato, commisurandolo al valore di mercato del bene da espropriare, ci si rende conto facilmente di quanto profondamente sia mutato il ruolo del piano urbanistico e quanto poco producente possa ormai ritenersi la consolidata pratica della apposizione, attraverso il PRG, di vincoli espropriativi.

Il nuovo PRG pertanto dovrà avere il carattere di strumento di regolamentazione generale dell'uso del suolo da porre in essere attraverso una macrozonazione funzionale e la codificazione di norme attuative, che lascino i necessari gradi di libertà agli interventi successivi.
Tale impostazione è infatti quella che consente di minimizzare i vincoli diretti sulle proprietà, rinviandoli per quanto possibile alla fase attuativa, ed evitando così la completa perdita di validità del Piano dopo appena cinque anni dalla sua approvazione; è quella che minimizza la necessità di far ricorso a varianti ogni qual volta (cioè quasi sempre) il progetto esecutivo di un intervento pubblico o privato non corrisponda esattamente, per ragioni tecnico-progettuali o per sopravvenute esigenze funzionali, al disegno del PRG; è quella che consente comunque alla collettività di avere regole assolutamente certe, semplici e facilmente comprensibili.

IL CENTRO STORICO

L'attività edilizia e quindi lo sviluppo del territorio nel suo complesso, nell'ultimo decennio ha subìto un notevole incremento dovuto all'interesse manifestato da Cittadini stranieri che acquistano casa nella nostra cittadina, affermando un rinnovato interesse per la città come luogo fisico, culturale e produttivo. Tale fenomeno ha trovato tra le sue massime espressioni il recupero urbanistico e architettonico che ha visto protagonista il centro storico; si tratta di un processo rilevante non soltanto per lobiettivo raggiunto in se stesso, ma anche perché esso ha rappresentato un fenomeno nuovo, nel quale liniziativa dellamministrazione pubblica ha fatto da stimolo alliniziativa privata, risvegliando il gusto per la qualità estetica degli spazi comuni.
Il recupero del centro storico è, dunque, una significativa testimonianza del fatto che è nata a
Cianciana una nuova cultura legata al rispetto del territorio e ad una nuova sensibilità verso la qualità dellambiente urbano e naturale.

Al fine di sostenere tale cultura e diffonderla, facendola diventare un principio informatore generale del governo del territorio comunale, appare necessario che nel nuovo piano venga proposta una regolamentazione complessiva per il centro storico che dia la possibilità, all' Amministrazione ma anche e soprattutto ai privati, di intervenire con strumenti di facile ed efficace attuazione.

E’ opportuno pertanto corredare il nuovo piano con uno strumento diverso dal piano particolareggiato ; tale strumento assai meno impegnativo sotto il profilo procedurale e economico, partendo dal riconoscimento dei valori identitari e fondamentali della città “storica” e dei caratteri tipologici dell'edilizia tradizionale, può dare la possibilità ai privati ed all' Amministrazione comunale di intervenire direttamente ed immediatamente, con attività correttamente orientate alla valorizzazione degli spazi urbani ed all'adeguamento del patrimonio edilizio tradizionale agli standard abitativi attuali.

LA RESIDENZA ED I SERVIZI CONNESSI

Le previsioni del PRG vigente, per quanto attiene il comparto residenziale, si sono dimostrate limitative per quanto riguarda nuove aree ; a fronte di una previsione di incremento e di sviluppo dell'interesse degli Utenti stranieri per il nostro territorio, l’intero dimensionamento del PRG deve essere oggetto di una attenta riconsiderazione. Tale interesse è rivolto verso l'acquisto di immobili e/o aree a ridosso della città, in zona agricola, per la possibilità che essa offre per godere delle bellezze del territorio e delle condizioni climatiche collinari, ipotizzando al contempo un certo rallentamento della crescita edilizia a favore di un recupero del patrimonio di abitazioni o stanze attualmente non utilizzato o sotto-utilizzato.

Per quanto detto obiettivo del PRG dovrà essere quello di limitare la crescita edilizia residenziale ed in particolare ogni forma di edificazione che possa comportare un ulteriore irragionevole consumo di suolo.

In alternativa occorrerà puntare:

- sul riuso del patrimonio edilizio non utilizzato o sotto utilizzato;

- sul recupero del patrimonio edilizio degradato attraverso interventi di ristrutturazione edilizia e

miglioramento strutturale ed energetico;

- sulla riqualificazione delle aree urbane attualmente non utilizzate, sotto utilizzate o impropriamente utilizzate .

IL COMMERCIO E LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Il nuovo PRG, ai sensi di quanto previsto dall’art. 5, comma 2 della L.R. 28/1999 e dall’art. 16 del D.P.R.S. 11 luglio 2000, deve contenere le previsioni atte a regolamentare il settore del commercio e segnatamente la localizzazione delle medie e grandi strutture di vendita nel territorio comunale. Deve, inoltre, dare soluzione il problema del commercio ambulante, in special modo per quel che riguarda la localizzazione dei posteggi e di un’area idonea al mercato settimanale, che deve essere posta in zona decentrata, facilmente accessibile e dotata di servizi. Per quanto attiene le altre attività produttive si ritiene che debbano essere, in linea di massima, riconfermate le previsioni del PRG vigente, ponendosi inoltre l’obiettivo di liberare il centro urbano da attività incompatibili e di rilocalizzare nel centro storico le attività artigianali tradizionali.

LE INFRASTRUTTURE ED I SERVIZI GENERALI

Il capitolo sulle infrastrutture e servizi generali costituisce, in realtà, il cuore stesso della politica urbanistica comunale e la parte centrale del progetto di piano. E’ facile comprendere, infatti, che gran parte del successo della ricostituzione di una qualità urbana dipende dagli investimenti in questo settore. E’, altresì, evidente che tali investimenti consentiranno di creare le condizioni economiche di sostegno ai processi di investimento privato.

Per una razionale armonizzazione delle infrastrutture urbane ed extraurbane esistenti e/o da realizzare si rende necessaria, quindi, la previsione di strutture e servizi efficienti che vengano incontro nel modo migliore alle esigenze dei residenti e non, specialmente delle categorie più deboli e disagiate, operando secondo un metodo semplice che dovrà prevedere prioritariamente l’organizzazione dei servizi, dei collegamenti e delle infrastrutture.

A tal fine occorrerà sottoporre a verifica le previsioni del PRG vigente, aggiornandole in base alle prospettive di concreta realizzabilità. La realizzazione di servizi deve infatti fare i conti con le attuali difficoltà economiche che non consentono un uso estensivo del ricorso alle procedure di esproprio per l’acquisizione dei terreni.

Per cui occorre:

1- procedere ad una puntuale verifica della effettiva consistenza quantitativa delle aree destinate alle urbanizzazioni secondarie (verde, parcheggi,istruzione,etc.), allo scopo di valutare l’effettivo fabbisogno;

2- verificare lo stato di conservazione e di manutenzione ed efficienza dei servizi esistenti, in particolare dei servizi per listruzione, del verde pubblico e degli impianti sportivi, dei quali occorrerà valutare il livello di sicurezza con puntuali verifiche della vulnerabilità sismica;

3- definire i criteri attraverso cui debbano essere valutati i fabbisogni di standard delle attrezzature e dei servizi, considerando i seguenti parametri:

- accessibilità
- fruibilità e sicurezza
- distribuzione territoriale
- funzionalità e adeguatezza tecnologica
- economicità di realizzazione
- economicità di gestione.

Nella redazione del nuovo piano dovrà comunque, caso per caso, valutarsi con la massima attenzione lopportunità di riconferma dei vincoli espropriativi, che dovrà comunque in linea di principio ammettersi soltanto nel caso di comprovata necessità.

IL TERRITORIO AGRICOLO

Per una migliore definizione degli obiettivi che il PRG deve porsi per il territorio agricolo occorrerà riferirsi allo specifico studio agricolo forestale, nella quale si potranno meglio evidenziare le vocazioni del territorio di Cianciana.

Tuttavia già fin dora si può dire che occorre incentivare lo sviluppo e il potenziamento delle reti infrastrutturali agricole, con un adeguato sviluppo delle strade di penetrazione, avendo come obiettivo prioritario la valorizzazione delle produzioni tipiche tradizionali.

Occorre, inoltre, favorire adeguatamente lo sviluppo dellagriturismo nel rispetto delle prestazioni ecologiche richieste dallambiente naturale. In tema di fruizione di beni ambientali e dellagriturismo, interessante e utile appare la tutela, la protezione, il recupero e la valorizzazione degli antichi manufatti presenti nelle aree interne (casali, mulini, pozzi, abbeveratoi ) che, pur non rivestendo particolare carattere storico-artistico, assumono il valore di testimonianza della cultura contadina, creando attorno ad essi itinerari e percorsi per la loro migliore fruizione.

Particolare attenzione riveste la riconsiderazione dell'indice di fabbricabilità in zona agricola, stante l'interesse manifestato nell'ultimo decennio da parte dei Cittadini di nazionalità estera presente nel territorio di prediligere la “casa nel verde” che pur di dimensioni limitate, consente di fruire al massimo della bontà del nostro clima collinare, in considerazione anche che l'attuale strumento urbanistico non ha contemplato alcun incremento di nuova espansione.

IL VERDE URBANO

Il concetto di verde urbano si è andato profondamente modificando negli ultimi anni e dalla concezione ottocentesca in cui il verde era concepito come parco o giardino si è giunti ad una concezione in cui il verde urbano tende sempre più ad una contaminazione con il mondo agricolo. Vanno in questa direzione la realizzazione di parchi agricoli all’interno di aree urbanizzate con il duplice obiettivo di :

- garantire una migliore qualità ambientale e paesaggistica

- promuovere un rapporto diretto tra i piccoli produttori ed i consumatori, realizzando i cosiddetti mercati a chilometro zero.

Coerentemente con tale impostazione nel PRG si dovrà realizzare un sistema di aree e spazi verdi così articolato:

- un grande polmone di verde naturale rappresentato dal Parco suburbano

- un sistema di orti urbani nelle aree di frangia fra i tessuti urbanizzati ed il territorio agricolo

- un sistema di parchi urbani di quartiere attrezzati con impianti per la pratica di attività sportive e per il tempo libero.

IL TURISMO

Il patrimonio paesaggistico (area boscata dell'Azienda forestale, l'area attrezzata di Monte Cavallo, la macchia mediterranea dell'immediata periferia urbana e le colture di pregio [ulivi] e le colline agricole, etc.), architettonico e culturale, l'area di interesse archeologico che Cianciana possiede deve essere il dato sul quale costruire una credibile prospettiva di sviluppo turistico.

Oltre alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio paesaggistico, la città dovrà puntare sulla valorizzazione del patrimonio e delle attività culturali, per promuovere un sostanziale sviluppo del turismo culturale .

A tale proposito occorre sottolineare come la città sia dotata di un patrimonio di contenitori culturali di buon livello, quali il complesso del Centro Sociale a cui si aggiungono alcune strutture religiose, il polo museale del Largo Convento.

Anche le istituzioni, quale patrimonio culturale, possono e devono contribuire alla crescita culturale della città.

Il PRG dovrà contribuire alla valorizzazione a fini turistici del patrimonio architettonico, storico e culturale della città attraverso la tutela del patrimonio architettonico ed artistico, promuovendone il censimento, la catalogazione ed attivando tutte le forme e le azioni atte a contribuire alla sua conservazione, restauro e valorizzazione.

LA MOBILITÀ

In materia di mobilità, una delle più rilevanti criticità che oggi manifesta il sistema urbano di Cianciana è certamente rappresentata dal traffico urbano cittadino che presenta elevati livelli di congestione soprattutto nelle ore di punta nell'arteria principale [Corso Cinquemani Arcuri/Corso Vittorio Emanuele] -traversa interna della SS.118, con le ricadute negative di carattere economico e sociale, alle quali si aggiungono gli effetti di degrado ambientale dovuti all’inquinamento atmosferico ed acustico. Tutto ciò evidenzia la necessità di una circonvallazione ideata e realizzata in modo da rappresentare un percorso alternativo valido e conveniente per gli automobilisti e/o utilizzatori e di disimpegno per tutte le direzioni.

Alla congestione del centro urbano, si aggiungono altre criticità, connesse alla insufficienza dimensionale e funzionale di alcune infrastrutture che necessitano di adeguamento per essere utilizzate sia come viabilità alternativa sia come vie di fuga e di emergenza in caso di calamità oltre la permanenza di barriere architettoniche nella gran parte del territorio comunale e la mancanza di adeguate aree di parcheggio.

LA TUTELA DEL PAESAGGIO E DELLE RISORSE NATURALI

Il nuovo piano dovrà assumere come principale criterio progettuale la sostenibilità ambientale. Un contributo fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo dovrà essere dato dalla Valutazione Ambientale Strategica che, in forza del disposto del D.L.gs n. 4/2008, dovrà affiancare l’intero processo di pianificazione.

La redazione della VAS consentirà, in particolare, di costruire un quadro della compatibilità ambientale di tutte le trasformazioni previste dal piano. In particolare, dovrà essere redatta una carta dei vincoli e delle potenzialità del territorio comunale contenente un censimento accurato riguardante:
- i vincoli ambientali e paesaggistici derivanti dalle norme regionali, statali o europee e comunque dei valori ambientali e paesaggistici derivanti dalle peculiari condizioni morfologiche, della flora e della fauna;

- le caratteristiche morfologiche, geologiche e geofisiche con particolare riguardo alla presenza di condizioni di rischio idraulico, geologico e sismico;

- le caratteristiche di utilizzo agricolo del suolo, indicando le zone di particolare pregio.
La carta definirà le aree non suscettibili di alcuna trasformazione urbana, per il loro elevato ed irrinunciabile valore ambientale e paesaggistico, per la presenza di un elevato rischio idraulico, geologico e sismico, per la loro destinazione a produzioni agricole di pregio o tradizionali. L
obiettivo è quello di costituire uno strumento per lo sviluppo economico e sociale e per la disciplina del territorio e dellambiente.

Le aree da proteggere e tutelare devono rappresentare una risorsa per lo sviluppo del territorio e non un limite e dovranno consentire di contrastare il degrado del patrimonio paesaggistico ed ambientale intervenendo con opportune norme ed azioni tendenti a rimuovere:
- il degrado per l
abbandono delle aree agricole, che hanno generato processi di desertificazione con la conseguenza di una elevata vulnerabilità agli incendi ed a fenomeni di dissesto idrogeologico; per tali aree occorrerà prevedere interventi tali da incentivare la utilizzazione agricola;

- il degrado dei torrenti il cui alveo è spesso ostruito a causa della mancata manutenzione con la conseguenza di un costante rischio idrogeologico.

DIFESA DAL RISCHIO SISMICO ED IDROGEOLOGICO

Una attenzione particolare nel nuovo PRG dovrà essere riservata al tema della sicurezza; sono numerose infatti le parti del territorio agricolo ed urbanizzato che manifestano elevati livelli di vulnerabilità sia a carico del patrimonio edilizio che delle infrastrutture e che occorre quindi mettere in sicurezza.

Parte essenziale ed integrante del nuovo disegno urbano sarà l’adozione di norme di uso del suolo, progetti ed interventi finalizzati a mitigare il rischio sismico e mettere in sicurezza la città, anche con la previsione di premialità volumetriche nel caso di realizzazioni di strutture più sicure.

Frane e smottamenti hanno evidenziato in questi anni l’elevata esposizione del territorio al rischio idrogeologico. All’imprevedibile ed inevitabile fenomeno naturale, si sono aggiunti nel corso degli anni, gli effetti negativi di un processo di urbanizzazione, a volte incontrollato ed imprudente, che ha notevolmente aumentato i livelli di esposizione al rischio.

Obiettivo del nuovo PRG dovrà essere quello di contenere, e ove possibile eliminare, i livelli di rischio esistenti attraverso un uso del suolo prudente, che dovrà escludere da qualunque forma di urbanizzazione le aree più vulnerabili da un punto di vista sismico e idrogeologico.
Gli interventi di messa in sicurezza del territorio e per la difesa dal rischio idrogeologico dovranno favorire la regimentazione dei torrenti esistenti attraverso l’uso di opere di ingegneria naturalistica, al fine di aumentare la sicurezza, prevenendo le esondazioni ed i danni ma anche per migliorare l’impatto visivo e funzionale. Per le aree dove sono previsti gli interventi di messa in sicurezza dei suoli andranno previste apposite norme e linee di intervento, nonché un sistema ambientale (rimboschimento, ripristino delle opere di difesa, interventi sul regime delle acque, stabilizzazione delle frane, etc.).

Il PRG dovrà infine, di concerto con il Servizio di Protezione Civile e gli Uffici comunali, indicare le norme specifiche cui sottoporre la viabilità di emergenza, con indicazione del sistema di connessione fra i principali presidi sanitari presenti sul territorio.

RISPARMIO ENERGETICO E BIOARCHITETTURA

Nella progettazione del PRG dovranno essere recepiti i principi di cui al D.Lgs. n.28 del 03-03- 2011 riguardanti la promozione dell’uso di energie da fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra ed il risparmio energetico . I progetti di edifici di nuova costruzione ed i progetti di rilevanti ristrutturazioni dovranno prevedere l’utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, elettricità e raffreddamento.