TESTAMENTO DI D. DIEGO JOPPOLO E SPATAFORA 18 GENNAIO 1763 C. 295-315 ACMSB testamento manoscritto
In nomine Domini nostri lesu Christi Amen / Anno a nativitate eiusdem mil/lesimo septingentesimo sexagesi/mo terbio lnd(ictio)ne Undecima mense / lulii die vero quarto eiusdem mensis / Regnante Serenissimo, Inclito, Felici, / et potentissimo Domino nostro Fer/dinando, Dei gratia, rege utriusque / Sicilie et Hierusalem, Infante Hisp(aniaru)m, Duce Parme Placentie, Castri et / magno Ereditarie Etrurie Principe / Amen / Nos Don Salvator Dominicus Bruno Pan(ormitanu)s / utriusque Mazzarie vallis H.L.R. /
/ et apostolica auttoritate pertotum orbem / Index ordinarius, atque notarius p(u)p(li)cus / et Tabelliones subscripti ad hoc speci/aliter vocali, atque rogati, et Magister / Philippus Testaferrata alter ex Indi/cibus ideo-tis R,C,L. H. V. sedis anni / presentis et presenti scripto p(u)p(li)co / notum facimus, et testamur, quod / hoc est quoddam transumptum, sive/ exemplar publicum perme pred(ictu)m / infrascriptumque notarium / benef idei iter, et legaliter, ut decet/factu, et exemplatum ad petitio/nem et instantiam sp(ecia)lis Baronis / V.I. Dominini Don lo(hann)is Marie spinosa / nominibus in eius scripturis m(ihi) n(otario) c(cognito) c(oram) n(obis) / presentis dicto nomine stipulantis / instantis, et petentis exquadam / fide veridice traslationis de idi/ornata Hyspano, in ilio Italiano / cuiusdam originaiis copie certe / adiuncte seu memorie sub die decimo / nono Iannuarii 1763 facte in idiomate Hispane, et citate in testamento cla/uso confecto per dominimi Don Didacum / loppulo, et Spadafora sub die decimo / nono lannarii 1763. eodemque die / post eius obitum aperto, et pubblicato / per acta notarii loseph Ascarraga / Platee S.ti Sebastiani esibite et pre/sentate per Dominum Don Petrum / loppulo, et Pescatori Ducem S.ti / Basii notari Ferdinando Fernan/dez de Andrade, Ville Matriti, et / per acta eiusdem pubblicate sub/die decimo quinto martii 1763. / Cum fide legatatis inpede facta / per notarius Alonsum de Mazza Notarius Franciscum / Lanza de RabaI et notarius Franciscum Saverium Na/varro de Vii le Matriti die 17 dicti mensis Martii / 1763 cum inserto tenore eiusdem facta / et scripta propria manu propriisque, / caracteribus Don lo(hann)is Taglierini et Sanda / vai in hac Urbe Pan(ormi) sub die tertio / presentis mensis Julii 1763 de-cuiusquidem / de Taglierini, , et Sandoval scriptione / et subscriptione nobis notarii et testi-bus / infrascrittis .... exredattione, et testi / ficattione c(oram) n(obis) facta per Dominus Se-bast(ianu)m / et Dominum Philippum d'Angelo patrem, / et filium m.n. et c.c.n. presentes set / cum luramento affirmantes predittam scrip/tionem, et subscriptionem d(ict)i de Taglia/rini, et Sandoval fuisse, et esse factas / propria manu, propriisque caracte/ribus eiusdem de Taglierini, et Sandoval, / et hoc per signa, tractus, caracteres, et / figuras, et tamquam illas, que alias scrip/tiones, et subscriptiones d(ict)i de Taglierini, et / Sandoval viderunt, et cognaverunt et/ non aliter quam quidam fidem diete veridice / traslattionis diete originalis copie diete adiun/cte scripta, et subscripta prop(ri)a manu / propriisque caracteribus dicti de Taglierini / et Sandaval ut sopra in nostris propiis / manibus habuimus, vidimus, legi/mus, et diligenter inspeximus, et / invenimus non abrasam, sed ineius / propria forma prout stat, et nihil. / per nos in ea addito, mutato vel dimi/nuto quod sensum mutet, vitiet, vel /...
Faccio fede io a tutti, e singoli officiali / maggiori, e minori di questo regno, / di Sicilia a chi spetta vedere, la presente / qualmente confedeltà, e di vedere di parola, / in palora ho trasmutato l'infrascritto / instrumento scritto in linguaggio / spagnuolo nell'infra(scri)tto Italiano, cioè / venti maravidis, sigillo quarto venti / maravidis anno del mille settecentosessantatre = / Nella Villa di Madrid a quindeci mar/zo 1763. si constitui innante a me / notare, e testimoni l'Ecc.mo Sig.r Don Pietro / loppulo, e Pescatori Duca di San Biagio / Coronelle delli Reali Eserciti di S. M.er / Catolica residente in questa corte, / disse, che suo zio l'Ecc.mo Sig.r Don Diego / loppulo, e Spadafora Gentil'homo / di Camera di S. M. Siciliana tenente / generale delli Reali Eserciti del Re nostro / Sig.re suo Consigliere dell'Indie, coman/dante generale delli Reali eserciti, e della molto nobile, e molto fedele Pro/vincia di Guipuzcua nella Piazza / di San Sebastiano di quella nel giorno 19/Gennaro passato del presente anno della / data del testamento, che nello stesso giorno si publicò per l'acti di Giuseppe Accar/raga notare Reale del numero, e Guerra / di detta città, ed una aggiunta, o sia / memoria, che nel detto citò, e lasciò / scritta detto Ecc.mo Sig.r con data del pro/prio giorno, qual testamento per esser / serrato si aprì, e publicò, e si ridusse / a publicò atto; havendo comandato, / che dal detto notare si registrasse, nel / suo Protocollo, e l'espressata memoria, / con l'atto, che innanzi a lui sarà presentato; e nello stesso giorno il Signor / Don Francesco Huet tenente Coronelle / del li eserciti Reali espressati, e tenente / di Re della cennata Piazza, pelle varie / clausule nell'espressato testamento in/stituite, e formate dal citato Ecc.mo Sig.re / differente opere Pie nelle terre di San / Blasi, e S. Antonino nel Regno di Sicilia, / le quali dotò, e situò sopra le / (onze) centosei / tari 7. 8. 1. moneta di esso Regno che le / appartengono per sua legitima pa/terna, e del fidecommisso Regulare sopra / li stati di San Blasi, S. Antonio, e suoi / feudi, che possiede l'Ecc.mo Sig.r stipulan/te; providde, e nominò per fidecommisso / testamentario il Sig.r Don Michele Zappada / de Cardenas sacerdote; come tutto l'accen/nato si scorge dalle clausule del citato / testamento, che trattano di dette opere / Pie, le quali dal fine al principio di quello / sano del seguente tenore. / Nel nome di Dio tutto onnipotente Padre / Figlio, e Spinto Santo, tre persone di/stinte, ed un sol Dio vero; lo don Diego / loppulo, e Spadafora Gentiluomo di Camera / del Rè delle due Sicilie, Consigliere dell'ln/die Tenente Generale dell'Eserciti di S. M. a/C.a. e Comandante Gen.le della Molto nobile, e molto fedele Provincia di Guipz/cua residente in questa Piazza di San / Sebastiano Naturale della città di Palermo / nel Regno di Sicilia vedovo figlio legittimo / di Don Pietro loppulo Duca, che fu di / San Blasi, e Principe di S.Antonino, e / di Donna Angela Spatafora miei Genitori defunti nativi di detto Regno di Sicilia; / stando infermo nel mio letto, pero con / mio intiero giuditio, e sapendo, che / devo morire, e l'incertezza della morte, / e quanto conviene trovarmi apparecchiato / accioche, quando arrivi habbia disposto /, et ordinato quello conviene al discarico / di mia conscienza, e che ne ricavi / quel, che merito per ottenere dall'infini/ta misericordia di Dio il perdono / delle mie colpe, e peccati ordino questo / mio testamento, ed ultima volontà / nella seguente forma / Item dichiaro, che mi appartengono (onze) qua/rantacinque di rendita annuale di / mia legittima Paterna, ed ancora onze / sessant'una tt (tari) 7.8.1. di rendita / annuale, che mi appartengono per / fidecommisso regulare senza reciproca, / che ambe le partite compongono onze / centosei tt (tari) 7.8.1. moneta di Sicilia / sopra li stati di S. Blasi, S. Antonino / e suoi feudi; sopra le quali ordino, / e fondo una Cappellania nella Cappella del Glorioso Patriarca San Giù/seppe nella maggiore chiesa della Ter/ra di San Blasi; accioche il Cappel/lano celebrasse ogni giorno il Santo / sacrificio della messa, e nell'Altare di San Giuseppe per l'anima mia, ed ordino / che seli diano onze trenta all'anno / coll'obligattione, che detto Cappellano / insegni la dottrina Christiana, legere / e scrivere a tutti li ragazzi poveri / della detta terra di San Blasi per la / qual cosa dono il mio Podere, e facoltà / a Don Pietro loppulo, e Pescatore attu/al Duca di San Blasi mio nepote, e suoi / successori, accioche nominassero a tale / cappellano, e mastro, quale voglio / ed ordino, che sia naturale della stes/sa terra di San Blasi, e nel caso, che / non vi fosse in detta terra Sacerdote / intelligente per il referito fine, pò/tra il Duca di San Blasi, mio nipote / e suoi successori nominar altro, di / qualsisia paese, che fosse a proposito, e nel caso che non lo nominassero, e / passasse l'anno senza nominarlo, / dono il mio potere, e faculta all'Ili./ Vescovo di Girgenti accioche eligesse, e / nominasse per cappellano, e mastro al Sac(erdot)e / che conviene, e che fosse naturale di / San Blasi, se vi fosse; perche se non si / potrà, nominarlo d'altra qualsivoglia / terra. / Item delle dette onze 106. 7.8.1. ordino onze 24 / all'anno a mia sorella Donna Lucretia / loppulo monica nel Mon(aste)ro di Monte / Vergini nella strada del Cassare della / Città di Palermo durante sua vita / e doppo la sua morte passino al Padre / Don Antonino Bonanno Teatino delli / Chierici Regulari di San Gaetano mio / cugino ancora durante la sua vita, /e dopo la sua morte voglio, e coman/do, che le dette onze ventiquattro annuali / il Gov.(ernato)re del Stato di San Blasi, il Signor / Parroco, colli Giurati di detta terra di San Blasi si aggiuntino il giorno 19 di / marzo doppo li vesperi nella Chiesa / innanzi l'altare di San Giuseppe, e con / onze duodeci dotino alla più povera / donzella orfana di padre, e madre, e / se non vi fosse, basta, che sia orfana di / padre solo, o di madre sola, e nel caso, / che detto Gov.(ernato)re, Sig.r Paroco, e Giurati non / fossero conformi nell'elettione dell'Or/fana, che dovran dotare voglio, che sia / quella che habbia più voti, e se fossero egua/li voglio che sia dotata quella, che hà / magior età, e con l'altre onze duodeci / restano alii poveri più necessitosi, estrop/pii, che si ritrovassero nella terra di San / Blasi; E nel caso, che doppo nominata, / e dotata con le onze 12 la tal orfana non / arrivasse a maritarsi per morte, / o altro accidente, possano giuntorsi / nel primo giorno di festa doppo li / vesperi li detti Gov.(ernato)re di San Blasi, Sig.r / Paroco, e Giurati nella Chiesa innanzi / l'Altare del detto San Giuseppe, e/ distribuirle in vestire li poveri più / necessitosi, estroppii della detta ter/ra di San Blasi, e nel caso, che non vi / fosse orfana donzella il giorno 19 Mar/zo di quell'anno allora il Gov(ernato)re Sig.r paro/co, e Giurati possano distribuire in vesti/re a poveri più necessitasi, estroppii / tutte le onze 24 di quel anno, e che si facesse / ed osservare, come ho detto indispensabilmente / tutti l'anni, perché cosi è la mia volontà / Item delle istesse onze 106-7-8-1 comando on/ze ventiquattro ogn'anno a mia cugina / D(onn)a Rosa Bonanno monica in S. Catarina / in faccia alla fontana del Pretore della / città di Palermo durante la sua vita / e doppo la sua morte comando, che / con le dette onze 24 annuali il Govern(ato)re / dello stato di S. Antonino di Cianciana / il Sig.r Arciprete, Paroco, e Giurati / della stessa terra, si aggiuntino nel / giorno 13 Giugno doppo de Vesperi / nella Chiesa Maggiore d'innanzi l'Alta/re di S. Antonino, e con onze duodeci / dotino alla più povera donzella orfana / della detta terra di S. Antonino, e con l'altre / onze duodeci vestano li poveri più necessi/tosi, estroppii della stessa terra, ed il tutto / si osservi, e compisca colle stesse contittioni / che ho fatto, ed ordinato nell'antecedente / capitulo, poiché questa è la mia volontà. / Item delle riferite onze 106.7.8.1 comando onze sei / all'anno per il giorno 19 marzo si facesse / la festa solenne di S.n Giuseppe nella / Chiesa Maggiore di San Blasi, e si ero/gasserò per quelle (onze) quattro, el'altre / onze due servano per adorno, e giugali / sul suo altare, ed in quello di nra Sig.ra / della Concettione della stessa Chiesa Mag/giore di S.n Blasi / Ordino altre onze sei all'anno per il giorno 8 / Dec(emb)re acciò si facesse la festa sollenne / di nostra Sig.ra della Concettione della / stessa terra di San Blasi con onze quattro, / e l'altre onze due si spendino in adorno / e Giugali per il suo altare di n.ra Sig.ra / delle Concettione. /
Ed ordino altre onze sei ogn'anno accio il g(io)rno / 13 Giugno si facci la festa sollenne di / S.Antonino di Padua nella Chiesa Mag.re / di S.Antonino di Cianciana, e per quelle/si spendono onze quattro ed altre onze due / resto, in adorno, e Giugali per il suo / Altare. /
E cosi ancora ordina onze tre e tt (tari) 18 all'anno / al Convento di S. Antonino di detta terra, / acciocché li religiosi celebrassero sei messe / per l'anime del Purgatorio tutti li p(ri)mi lunedì / d'ogni mese corrispondendole l'elem(osi)a a tre / carlini, che sono grana 30 per ogni messa. / Ancora lascio onze due all'anno per comprarne / candele di cera, per il luminare il SS.mo Ecce/Homo, che si trova in detto Convento di Sant'Antonino, lo che s'eseguirà ogni venerdì del/l'anno / Ed ultimamente ordino, che le onze quattro tt (tari) 19.08.01 / resto delle onze 106.7.8.1. che m'appartengono, / come dissi nel principio, servano per com/prar oglio per accendere le lampade di / San Giuseppe, e di n(ost)ra Sig.ra della Concettione, / e cosi è la mia volontà / Ed acciochè si eseguisca e compisca tutto l'an/tedetto dono la Podestà al Gov.re di San / Blasi, al Paroco, e Giurati della stessa / terre affinchè delle succennate onze 106, / tt (tari) 7.8.1 il primo anno doppo la mia morte esiggano onze quarantadue, delli / quali pagheranno onze 30 al Cappellano, / e m.ro de Ragazzi poveri della terra di S.n Blasi onze quattro per la festa di S.n Giuseppe, ed onze due per adorno, e giù/gali del suo altare, onze 4 per la festa / di n.ra Sig.ra della Concettione ed onze 2 / per adorno, giogali, del suo altare, e cosi / ancora li dono la potestà acciochè doppo la morte di mia sorella la / monaca D.a Lucretia loppulo, e del / Padre D.n Antonino Bonanno / Teatino mio Cuggino esiggono le onze 24 / all'anno e con onze 12 dotino la più / povera donsella orfana, e con l'altre / onze 12 vestano alii poveri più necessitosi, / e stroppii della stessa terra di San / Blasi secondo ho disposto, ed ordìnato / antecedentemente; E per lo istesso ef/fetto dono la potestà al Gov.re di Sant'/Antonino di Cianciana al Sig.r Arciprete / paroco, e Giurati della stessa terra, / affinchè esigessero onze novi, e tt.ri 18 all'/anno doppo la mia morte, acciochè / con le onze 4 si facci la festa di S.o Ant.no / e di onze 2 si erogassero in Adorno, e Giugali per il suo Altare, e l'altre onze 3.18 / al convento di S.o Antoni/no affinchè li reli/giosi celebrassero le sei messe tutti li primi lunedì di ogni mese in suffrag/gio dell'anime del Purgatorio; e dop/po la morte di mia cuggina D.a Rosa / Bonanno li dono la potestà di pò/ter esigere le onze 24 annuali per dotar / la più povera donzella orfana con / onze 12, e l'altre onze 12 per vestire li / poveri più necessitosi, e stroppii della / detta terra di S.to Antonino di Cianciana / secondo ho ordinato, e disposto poiché / cosi è la mia volontà / E se nel caso li Governatori di San / Blasi, e S.o Antonino, suoi parochi / e Giurati per alcun motivo, e rispetto del / Duca di S.n Blasi suo Patrone non esigessero ogn'anno il denaro corrispon/dente alle referite opere Pie, ed il Duca / di S.n Blasi non pagasse, intalcaso pas/sato l'anno dono la potestà, e facoltà / all'Ili.mo Sig.r Vescovo di Girgenti, al / quale priego, e supplico per le Viscen/di n.ro Sig.re Gesù Cristo accioche facesse, / ed ordinasse eseguirsi tutto quello ho / disposto in questo mio testamento / esortando, costringendo, ed in caso / necessari scomunicando, accioche si adempisca il tutto poiché cosi è la / mia volontà. / E pello presente revoco ed annullo, e dono / per nulli, e di nessun valore ne effetto / altri qualsivoglia testamenti, codicilli, / donattioni, che anteriormente a questo / habbia fatti in scritto, o in voce, o in / qualsivoglia altra forma, accioche / nessuno voglia ne faccia fede in giu/dizio, ne fuori di esso, e particolarmente / quello feci nella corte di Madrid con / D.a Isabella Pescatori Duchessa di San / Blasi mia defunta moglie a 16 Giugno / 1737, nel quale testamento al fine / espressa una clausula, che dice Sig.r / peccai riabbiate misericordia di me / cosi solamente voglio, che si habbia per / mia ultima volontà questo testamento, / memoria, o memorie, che ho espressato / lascerò nella forma, che qui ho citato / e per esser cosi l'ho firmato di mia / mano serrato per ridurlo all'atti nella / Piazza di San Sebastiano a 18 Gennaro 1763. / Don Diego loppulo, e Spadafora / Concorda questo translato col prin/cipio, clausule, e piede dell'enunciato / testamento, che per questo effetto mi / scrisse e il referito Sig.r Don Michele Zappada / de Cardenas al quale se li ritornò dello, che faccio fede, ed a quello mi rimetto collo / stipulante, che desiderando contribuire / da una parte, che habbian effetto le Pie / dispositioni, che il cennato Ecc.mo Sig.r / suo zio lascio nel modo e forma che / meglio nel detto habbia luoco, conferma / tanto in suo nome, che da suoi eredi, che / in avvenire fossero, e suoi successori / nelli menzionati stati di San Blasi e S.o Antonino, e suoi feudi, e di qualsivo/glia persona, che successivamente li pos/seggano per qualsivoglia titulo, s'obliga / ed ancor obliga a suoi eredi, successori, /e possessori dell'espressati stati di / haver effetto, ed intiero complimento / per tutto tempo l'espressate opere Pie / ed og'una di esse, a qual fine darà, e / pagherà S.E. a suo tempo, e suoi eredi, / successori, e Possessori delli mensonati sta/ti, e feci di tutte le portioni, e quantità / del modo, che il citato Ecc.mo suo zio godette / possedè, le spetto di rendita annuale / sopra quelli, quali sodisfarà S.E. suoi / eredi, e successori in detti Stati senza / scuse, minorazione ne deteriorattione / alcuna in buona moneta usuale, e corrente / nel detto Regno di Sicilia al tempo delle / sue paghe le quali si eseguiranno con / rimpiazzarne le persone, che a tenore / della citata disposittione saranno persone / legitime per esigerle in qualsivoglia / tempo col dippiù le spese, danni, o mi/norattioni, che forse per la ritardata / paga soffrissero, ed accaggionassero in / caso di dimora di quelle a tutto ciò consente / S(ua) E(ccellenza), e si contenta, che si coertioni a lui, suoi / eredi, e successori col rimedio più breve, /che secondo le leggi, e prattica di detto Regno / di Sicilia havesse luogo in virtù del tran/slato scritto senza altro documento / ne prova alcuna risguardo all'interes/sati, per lo che peli/intiero complim/(ent)o / di quello s'ha espressato, obliga S.E. / tutti suoi beni rendite mobili, e / stabili, diritti, ed attioni avuti ed'ha/vere, e rispetto a lui si consideri, come / tal sentenza diffinitiva pre(di)tta in rem / iudicatam, e si sottomette lui stesso, e suoi / successori al foro, e giurisdittione de Sig.ri / Alcuny de questa corte, Corrigitor, e Te/nente di questa villa, e di altri Ministri /di giustizia di questi Regni, e del ridetto / di Sicilia, quali le sue cause, e negotii secondo / il dritto debbano riconoscer, ed ogni una / delle dette Corti insolidum, renunciando / à tutte le leggi, Fori, dritti, Privileggi, / che siano a favore di S.E. colla generalità / e con tutto, che venga proibita, e cosi lo stipulò, e firmò detto Sig.r Ecc. del che io / notare fò fede, e conosco essendo per te/stimoni Paulo Leone, Fran(ces)co Garzia / ed Antonio Fernandez residenti /in questa Corte-
II Duca di S.n. Blasi / innanzi a me Ferdinado Fernandez / de Andrade pregato Cappellano, otto / in tre linee Sacerdote, io il detto / Ferdinando Fernandez de Andrade / notare del Re n.ro Sig.re in questa Corte / e Regni fui presente a quello che si / ha detto e l'ho firmato in testimoni / + di verità Ferdinando Fernandez / de Andrade = li notari del Rè N.ro Sig.re / che habbitiamo in questa sua Corte / e Provincie, che ni sotto scrivemo e / firmamo facciamo fede che Ferdinado / Fernandez de Andrade, che s,ha fir/mato nella translata scrittura antece/dente, è ancor lui not.(ari)o di S.M.à, C.a, fedele / e legale, e d'intiera confidenza, e come / tale a tutte le scritture, suoi translati / ed altri instrumenti, e diligenze, che in/nante a lui han passato, e passano sem/pre seli ha dato, e si da intiera fede, e / credito cosi in giuditio, come extraiu/dicialmente, e perche consti, ove conviene/ riabbiamo fatto la presente in Madrid / a 17 Marzo 1763. in testimonio + di / verità Alonzo de Mazza in Testimonio / + di verità Franc(es)co Lanza de Raval in / Testimonio + di verità Francesco Save/rio Navarro = onde in fede del vero ha fatto la presente fede firmata, e scritta / di mia propria mano in Palermo oggi / li tre luglio 1763. D.n Giovanne Tagli/arini, e Sandoval confirmo c(om)e s(opr)a e non altro / ...
Ex Actis mei notarius Don Salvatoris Dominici Bruno / Panormi Regia, et Apostolica Auttorithatibus /.
Articolo tratto dal libro: "Sant'Antonino di Cianciana. Storia di una città di nuova fondazione", Anno 2007, scritto dall'Arch. Paolo Sanzeri.
Breve descrizione dell'opera: Il libro si occupa di descrivere Cianciana fin dalle sue origini, Che non coincidono con la data ufficiale di fondazione, ma inizia dall'età del bronzo fino ai primi del '900. Inoltre il libro Tratta dell'archeologia dell'architettura, dell'urbanistica, dell'arte, dell'ambiente e di altri temi inerenti il territorio comunale, in particolare del fiume Platani e della ex Rete Ferroviaria.
Il libro è disponibile presso il bookshop del Museo Civico.