Sagra degna di menzione è "la mangiata di ciciri e favi" che si celebra nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto di ogni anno.

Per le strade dei quartieri vengono organizzati dei fuochi con su delle grosse pentole, che cuociono i ceci con le fave, pentole attorniate da genti che trascorrono il tempo a suon di musica e balli.

 

Le origini di questa festa si perdono nella notte dei tempi, ma non è azzardato affermare che ha origini preromane e rappresenta il ringraziamento a Demetra e Core per l'abbondanza del raccolto.

Uno dei più antichi miti agrari, elaborato dalla cultura greca e trasmesso a quella latina, è rappresentato dalle vicende della dea Demetre e di sua figlia Core.

L’origine del mito va collegata alla scoperta e coltivazione del grano, il cereale che stava alla base (lo è tutt’ora) dell’alimentazione propria dei popoli mediterranei. Demetra è quasi sicuramente una divinità pre-ellenica, mediterranea, da identificarsi forse con la Terra-Madre, la dea venerata sotto nomi e forme diversa in tutta l’area del Mediterraneo.

 

 

 

Articolo tratto dal libro: "Sant'Antonino di Cianciana.  Storia di una città di nuova fondazione", Anno 2007, scritto dall'Arch. Paolo Sanzeri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Breve descrizione dell'opera: Il libro si occupa di descrivere Cianciana fin dalle sue origini, Che non coincidono con la data ufficiale di fondazione, ma inizia dall'età del bronzo fino ai primi del '900. Inoltre il libro Tratta dell'archeologia dell'architettura, dell'urbanistica, dell'arte, dell'ambiente e di altri temi inerenti il territorio comunale, in particolare del fiume Platani e della ex Rete Ferroviaria.

Il libro è disponibile presso il bookshop del Museo Civico.