Questo rito si svolge il 19 marzo in occasione della festività di San Giuseppe ed è svolto nel seguente modo: San Giuseppe, la Madonna ed il Bambino si recano, nella tarda mattinata, a chiedere ospitalità al "Funnacu" (una specie di albergo per viandanti e carrettieri) che è posto lungo corso Vittorio Emanuele (il corso principale), vicino alla chiesa del Carmine, e qui vengono alloggiati.
Subito dopo parecchie persone partono dallo spazio antistante il convento dei Frati Minori Osservanti salendo per la salita Regina Elena, a cavallo e, impersonando dei venditori e dei commercianti, si recano al "Funnacu" e chiedono ospitalità.
Il padrone del "Funnacu", vedendo nei nuovi arrivati la possibilità di guadagnare del denaro, scaccia San Giuseppe ed i suoi familiari, che vengono accompagnati nel punto principale del corso, nello spazio sottostante la torre dell'orologio, ove su di un palchetto consumano un lauto pranzo a base di cibi locali, offerti dalla popolazione.
Alla fine del pranzo vengono accompagnati dalla gente ognuno alla propria casa.
Articolo tratto dal libro: "Sant'Antonino di Cianciana. Storia di una città di nuova fondazione", Anno 2007, scritto dall'Arch. Paolo Sanzeri.
Breve descrizione dell'opera: Il libro si occupa di descrivere Cianciana fin dalle sue origini, Che non coincidono con la data ufficiale di fondazione, ma inizia dall'età del bronzo fino ai primi del '900. Inoltre il libro Tratta dell'archeologia dell'architettura, dell'urbanistica, dell'arte, dell'ambiente e di altri temi inerenti il territorio comunale, in particolare del fiume Platani e della ex Rete Ferroviaria.
Il libro è disponibile presso il bookshop del Museo Civico.