Il chiostro, di forma rettangolare, occupa una superficie di mq. 178.25, con i lati avente le dimensioni di mt. 11.50 x mt. 15.50, al centro del quale si trova una cisterna di una originalissima forma ottagonale.
Attorno alla cisterna un basamento che circonda e riprende la forma ottagonale amplificandone la struttura e imponendo la sua presenza al centro del chiostro.
In origine il chiostro era costituito da una sequenza di archi a tutto sesto la cui forma era sottolineata da una cornice che ne riprendeva la forma.
Queste arcate erano sorrette da capitelli di stile dorico e da colonne lisce che poggiavano su piedistalli decorati con fregi a fior di loto che delimitava lo spazio che in origine doveva essere coltivato dai francescani.
Il porticato è formato da campate le cui volte sono a crociera e molto probabilmente dovevano essere affrescate con scene che raccontavano la vita di San Francesco D’Assisi.
Con il passare del tempo, a causa della suddivisione del convento fra diversi proprietari, Chiesa, Comune, Provincia, diverse arcate sono state murate ed il solo lato che mantiene la sua originaria impostazione architettonica è quello che veniva utilizzato dai Regi Carabinieri.
Nei secoli passati il chiostro era considerato l’unione della natura con il divino e sicuramente i frati vi trascorrevano le ore dedicate alla meditazione ed alla contemplazione.
Articolo tratto dal libro: "Sant'Antonino di Cianciana. Storia di una città di nuova fondazione", Anno 2007, scritto dall'Arch. Paolo Sanzeri.
Breve descrizione dell'opera: Il libro si occupa di descrivere Cianciana fin dalle sue origini, Che non coincidono con la data ufficiale di fondazione, ma inizia dall'età del bronzo fino ai primi del '900. Inoltre il libro Tratta dell'archeologia dell'architettura, dell'urbanistica, dell'arte, dell'ambiente e di altri temi inerenti il territorio comunale, in particolare del fiume Platani e della ex Rete Ferroviaria.
Il libro è disponibile presso il bookshop del Museo Civico.