Sample Image Al di fuori delle masserie, la residenza stabile nel territorio agricolo, a Sant’Antonino, come nel resto del territorio siciliano era abbastanza rara, la popolazione era concentrata nel centro urbano. Le strutture sul territorio erano limitate alla funzione di residenza saltuaria per motivi di vigilanza, solo dalla seconda metà dell’Ottocento cominciarono a nascere le robbe, per l’abitazione dei piccoli proprietari terrieri.

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Una tipologia era quella delle “le casedde o robicedde”, che rappresenta una forma di transizione fra la dimora e il ricovero, costruita in pietra a secco era in grado di ospitare per più giorni l'intero nucleo familiare.

Una vera e propria forma di ricovero temporaneo o di alloggio per una sola persona, solo in taluni casi per più persone, era costituita dal pagliaro, realizzato stagionalmente soprattutto nelle aree del latifondo, in cui la permanenza per le lavorazioni agricole non era di tipo continuativo.

La sua forma più semplice non prevedeva soluzione di continuità tra il tetto e le pareti, forme più articolate prevedevano invece un basamento in pietra di forma rettangolare o circolare, su cui si impostava la copertura vegetale realizzata per strati sovrapposti di fasci di paglia fissati con canne e legacci di zabbara ai pali interni di sostegno.

Accanto all'agricoltura, una pratica complementare, pur se piuttosto marginale e limitata alla produzione necessaria al consumo locale, era quella della pastorizia. 

 

Articolo tratto dal libro: "Sant'Antonino di Cianciana.  Storia di una città di nuova fondazione", anno 2007, scritto dall'Arch. Paolo Sanzeri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Breve descrizione dell'opera: Il libro si occupa di descrivere Cianciana fin dalle sue origini, che non coincidono con la data di fondazione ufficiale, ma inizia dall'età del bronzo fino ai primi del '900. Inoltre il libro tratta dell'architettura, dell'archeologia, dell'urbanistica, dell'arte, dell'ambiente e di altri temi inerenti il territorio comunale, in particolare del fiume Platani e della ex rete ferroviaria.

Il libro è disponibile presso il bookshop del Museo Civico.