Dopo la deportazione dei Musulmani in Lucera dei Pagani 1223-1225-1246, il periodo della dominazione angioina 1266-1282, della guerra del Vespro 1282-1342, della guerra di conquista di Martino I 1342-1412, si ha un generale spopolamento di terre e villaggi e così vennero a sparire la terra di Platani, i casali Platanelli, Chinesi, Condoverno e Melia e la terra di Chincana, dei quali si osservano le macerie nelle contrade Ciniè, Ferraria, Balata, Millaga, Bissana, S. Pietro di sotto ed in altri luoghi.

       La baronia di Bissana, dopo il dominio della famiglia Lisatges, passa sotto la famiglia Larcan -1504- e Pietro Napoli, dopo averla acquistata, la eleva all'onore di ducato nell’anno1670, alla sua morte avvenuta nell’anno 1679, la lascia a suo figlio Girolamo II, che eredita alla morte di Elisabetta Napoli e Barresi anche l’Università di Alessandria, la quale in tal modo allargò i suoi confini territoriali al ducato di Bissana, di natura nullius territorii.Berengario Orioles espose al Re Martino che era proprietario per antico possesso delle terre o casali di S. Pietro e Raccuia e del feudo di Chincana, siti nella Val Demone [1]Questi beni furono incorporati al demanio per infedeltà dell'Orioles nei confronti di Re Martino, nel novembre del 1393.Essendo in seguito ritornato all'obbedienza regia, ottenne la restituzione e conferma di detti beni, per sè e per i suoi eredi, ci risulta dal privilegio dato a Messina il 25 settembre 1396. figura nel ruolo feudale del 1408 come titolare del Feudo Chincana.Manfredo Orioles ottenne conferma e nuova investitura dei suddetti beni, il 22 maggio 1420, come figlio primogenito ed erede universale di Berengario ed Elisabetta Orioles, suoi genitori, per testamento redatto dal Notaio Giacomo Cumbali in data 16 settembre 1418, da come risulta dall'atto di conferma del 1453. Nel 1460 il feudo Chincana si trovava sotto la proprietà di Manfredo Orioles signore delli Martini, nel periodo in cui governava la Sicilia il re Giovanni.Antonia Orioles s'investì il 12 novembre 1479, come figlia del Manfredo in seguito alla sua morte, mediante dei tutori, poiché minorenne, del feudo di Cianciana. Antonino Lancia, come figlio primogenito di Pietro e di Antonia Orioles, in occasione delle sue nozze s'investì del feudo di Cianciana il 6 luglio 1508, per sè e suoi eredi discendenti dal suo corpo, jure francorum.Pietro Ponzio Mignia s'investì il 14 luglio 1514 di 7 aratate di terra, pertinenti al feudo di Cianciana, per donazione fattagli da Antonino Lancia e da Antonia Lancia, madre dell'Antonino. Ciò risulta da tre atti stipulati dal Notaio Matteo Fallera di Palermo in data 16 luglio 1514 e due dal Notaio Giovanni Coffari di Palermo in data 3 novembre 1514. Antonino Lancia s'investì del feudo di Cianciana il 14 febbraio 1517, da come investitura del 1520. Girolamo Ficarra s'investì del feudo di Cianciana il 14 aprile 1520, per compera e d’assegno avuto, per causa di dote, da potere di Antonino Lancia, Barone di Longi, salvo riscatto a favore del venditore. L'atto fu stipulato dal Notaio Giacomo Pidone da Palermo, in data 15 giugno 1519.Giovanni Maria Ficarra, figlio primogenito di Girolamo, s'investì del feudo di Cianciana il 13 novembre 1536.

Fu reinvestito in data 1 ottobre 1557 per la rinunzia al trono fatta da Carlo V e successione a suo figlio Filippo II.

Si ha notizia che nel 1554 la baronia di Cianciana era suffraganea della Ducea di Bivona, in quanto “nullius territori”.[2]

Aloisa e Giovanni Lanza, coniugi, il marito come donatario, s'investirono del feudo di Cianciana in data 12 aprile 1581, per averlo ricomprato da Giovanni Maria Ficarra, ciò in esito a deposito del prezzo fatto nella tavola pecuniaria di Palermo in data 20 ottobre 1579, con sentenza del Tribunale del Concistorio del 26 marzo 1580 e lettere osservatoriali, emanate dal Tribunale suddetto il 14 aprile 1580. Girolamo Ficarra s'investì, in data 7 giugno 1583, di 7 aratate di terre di pertinenza del feudo di Cianciana, per donazione fattagli, nella sua qualità di figlio primogenito, da suo padre Giovanni Maria Ficarra.

Lo stesso s'investì, in data 12 maggio 1584, del feudo di Cianciana, per la vendita fattagli dai coniugi Aloisa e Giovanni Lanza in data 23 novembre 1583.

                                                                                               Arch. Paolo Sanzeri

[1] San Martino De Spuches F., La storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia dalla loro origine ai nostri giorni, Palermo 1924-1941.

[2] Nelle investiture feudali della baronia di Chincana, che corrono dal 1396 al 1584 non si parla che del feudo Chincana o Cianciania. Però nella investitura del 28 novembre 1608 leggiamo che Donna Francesca Ficarra si è investita della Terra di Cianciana e dei sette aratati di terre dei membri della suddetta Terra, e ciò per la morte di D. Girolamo Ficarra suo avo ecc. - Indi a poi in quella del 18 settembre 1636, d. Girolamo Ficarra (III) non si è investito che della sola baronia e feudo di Cianciana, e nessuno accenno si fa della nuova Terricciola.