Anteprima  19/06/13 - E se la lingua italiana fosse nata in Sicilia?
E Dante? E la Toscana? Per quanto ne sappiamo, sono ancora loro padre e patria della lingua italiana. Tuttavia, recenti ricerche potrebbero mettere in discussione la consolidata ricostruzione storica.

Si tratta della scoperta del ricercatore Giuseppe Mascherpa che, nel quadro di uno studio finanziato dallo Iuss di Pavia e dalla Regione Lombardia, ritrova, presso una biblioteca, alcune pergamene che contengono sentenze di condanna contro alcuni esponenti di note famiglie dell’epoca, per violazione sui tornei. ...

Fin qui tutto normale se non fosse che negli spazi rimasti bianchi, sul verso delle pergamene stesse, i fogli ospitino la trascrizione di almeno quattro testi poetici siciliani riconducibili ad autori come Giacomo da Lentini, Paganino da Sarzana e Federico II.

Si paventa, così, la possibilità che questi testi derivino da un piccolo canzoniere di liriche della Scuola siciliana circolanti in Lombardia, non influenzati dal toscano, e che presentano qualche lombardismo ma comunque delineano un modello siculo.

Inoltre, da un’analisi storica, sembra che il periodo di riferimento sia all’incirca tra il 1270 e 1290; da questo si potrebbe dedurre che gli scritti siano antecedenti a qualunque canzoniere toscano.

Che questi ritrovamenti siano una prova di quella teoria ipotizzata che, come insinua qualcuno, la nostra lingua nasce agli inizi del Duecento dalla rivolta dei poeti siciliani contro il latino ecclesiastico?