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"Bancarotta fraudolenta", in 13 rinviati a giudizio per il fallimento della cantina Enocarboy.
03/04/17: Secondo la Procura, i libri e le scritture contabili sarebbero stati tenuti in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari,
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Il Gup del tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha rinviato a giudizio - per bancarotta fraudolenta - 13 tra ex amministratori ed ex commissari liquidatori della cantina Enocarboy di Sciacca, dichiarata fallita nel 2010. La cantina Enocarboy è stata, per lungo tempo, una delle principali realtà del settore enologico. Il rinvio a giudizio riguarda - secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia - Arturo Morreale, di 49 anni, di Sciacca; Francesco Turturici, di 75 anni, di Sciacca; Giuseppe Tulone, di 71 anni, di Sciacca; Matteo Cutino, di 54 anni, di Ribera; Giuseppe Bono, di 49 anni, di Sciacca; Antonino Sutera, di 58 anni, di Sciacca; Salvatore Ciaccio, di 77 anni, di Sciacca; Antonino Raffa, di 84 anni, di Cianciana; Pasquale Caro, di 70 anni, di Montallegro.
Per questi la Procura ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio nella qualità di componenti del Cda in periodi precedenti al 2010. Per Domenico Marchica, di 81 anni, di Agrigento, Concetta Chiaruni, di 67, di Porto Empedocle, e Vincenzo Marinello, di 45, di Sciacca, ex commissari liquidatori, da marzo 2003 a gennaio 2009. Rinviato a giudizio anche l’imprenditore saccense Giuseppe Bono, di 46 anni.
Secondo la Procura, i libri e le scritture contabili sarebbero stati tenuti in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, con operazioni per ritardare il fallimento, comunque aggravando il dissesto della società. L’inizio del processo è fissato per il 14 giugno.