Stava lavorando a otto metri di altezza, in una palazzina nel centro di Cianciana – nell’agrigentino – quando ha fatto un salto nel vuoto. Precipitato dal terzo piano, “caduto a testa in giù”, come dicono alcuni testimoni del fatto. Ora, Giuseppe Settecasi, quarantenne di Isola delle Femmine, si trova in fin di vita al Civico di Palermo.
E’ attaccato a un respiratore artificiale.  Per due volte è entrato in sala operatoria. Gravissimo trauma al torace e alla testa, questo quanto trapela tra i sanitari, che confermano la situazione critica e lasciano poco speranze. In qua nti hanno assistito all’incidente, pensano che sia già stato un miracolo l’arrivo di Settecasi da vivo, in elisoccorso, a Palermo.
 Giuseppe Settecasi, che vive a Cianciana, dove ha messo su famiglia ed è diventato padre di tre figli, fa da tempo l’operaio edile. Stava completando un lavoro in vicolo Mulè, mancava poco per completare l’opera.
Non fosse stato per quel drammatico volo, su cui gli uomini dell’Arma stanno indagando. Il cantiere è posto sotto sequestro.  Trapela, dalle fonti investigative, qualche presunta irregolarità, non è escluso che Settecasi abbia lavorato senza seguire le norme antifortunistiche, disposte quando si compiono lavori oltre una certa soglia di altezza da terra.
L’ennesimo incidente sul lavoro, che miete sangue e sconforto in una piccola comunità di circa ottomila abitanti, dove Settecasi è conosciuto, più o meno, da tutti. Cianciana attende con il fiato sospeso, che da Palermo arriva la notizia del miracolo.