Ecco l’intervento del direttore della biblioteca comunale di Cianciana Mario Ottavio Caramazza
Dopo la tragedia avvenuta nelle acque dell’isola di Lampedusa, che ha toccato i cuori di tantissime persone e risvegliato le coscienze di tante persone per la morte di 364 esuli innocenti, colpevoli solo di sfuggire a fame e guerre, vogliamo sapere la verità sui fatti accaduti, con il contributo di chi lavora ed affronta la realtà sul campo. Le speculazione delle testate giornalistiche nazionali non soddisfano ormai legate alla politica attuale, non sono più credibili, distorcono i fatti e le responsabilità.
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L’amministrazione comunale di Cianciana sensibile ai fatti avvenuti, ha dato disponibilità per la sepoltura di dieci salme nel cimitero di Cianciana, eravamo in tanti quel giorno funesto a dare l’ultimo saluto agli ignoti che venivano sepolti in compagnia dei nostri defunti.
Da li nacque l’dea di parlare di questi fatti avvenuti per capire il perché di questo quasi “massacro” di vite umane, chi realmente sono le responsabilità reali, come evitare che altre tragedie simili si ripetessero in futuro.
Feci proposta di organizzare un convegno su tali argomenti al sindaco Santo Alfano, il quale entusiasta, mi diede delega di organizzare il tutto.
Obbiettivo maggiore era quello di sensibilizzare ed informare i giovani delle classi 5° degli istituti superiori del comprensorio di Cianciana e Bivona, ai quali principalmente andava indirizzato il principalmente, ai sindaci della zona della montagna, con lo scopo di promuovere e sensibilizzare le loro comunitàe cittadini interessati a saperne di più.
Sono sati invitati a relazionarsi a questo evento, professionisti e ed associazioni che lavorano a contatto diretto ed in prima linea con i rifugiati e gli esuli, tra questi giudici, investigatori, forze dell’ordine, giornalisti associazioni di primo soccorso ed associazioni di accoglienza.
Ognuno di loro si alternerà nei discorsi e nelle testimonianze con un filo logico, cioè, dal romanzo che previene i fatti avvenuti al pre-imbarco e l’atteggiamento dei governi europei, dalle indagini investigative, dalle associazioni di primo soccorso alle associazioni di accoglienza, alle leggi nazionali che regolano in modo errato il flusso migratorio.
La speranza, per tutto quello che si sta facendo, è quella di dare un contributo alla società ed ai giovani per una scelta ed un futuro consapevole, con l’auspicio di eliminare tutte le frontiere e la creazione di un mondo migliore.
Il direttore della Biblioteca “Paolo Borsellino”
Mario Ottavio Caramazza