Nel settembre del 1877 Cianciana contava già 5367 abitanti.
I due pubblici abbeveratoi, quello di S. Antonino e quello del Convento, per iniziativa del Sindaco Gaetano Di Giovanni, furono oggetto di interventi: l’abbeveratoio S. Antonino fu restaurato e fornito di un’ottima galleria in uno dei suoi due corsi; l’altro quello del Convento, dopo il restauro effettuato nel periodo di sindacatura del Dr. Francesco Carbone, venne ricostruito nella nuova forma circolare di pietra calcarea proveniente probabilmente da S. Stefano Quisquina, con ottime opere solide e con una lunga galleria in muratura a tutela di una nuova sorgente d’acqua, che alimentava l’abbeveratoio insieme all’altro corso d’acqua amara proveniente dalla Salita Convento che era l’originario alimentatore.
Inoltre erano stati restaurati i due pozzi di Fontanella e Felicia e all’abbeveratoio di Canalaro venne sostituita la pila, ormai consumata, con una nuova di maggiore capacità, oggi non più esistente.[1]
Nell’anno scolastico 1877-78 i corsi elementari erano cinque, frequentate da 289 alunni, così suddivisi: 8 alla classe terza, con professore Liborio Martorana, direttore delle scuole; 17 alla classe seconda, prof. Clemente Palminteri; 73 alla classe prima, prof. Dr. Arcangelo Cinquemani; 80 alla scuola unica femminile, maestra Elisa Lolli di Forlì; 111 alla serale, prof. Clemente Palminteri di cui sopra.
Inoltre aveva altri 60 studenti in scuole private sia del paese che in Bivona, Girgenti, Palermo, Napoli e Maddaloni.
Nello stesso periodo Cianciana aveva tre circoli, distribuiti in piazza, denominati: “Casino dei gentiluomini”, inaugurato in data 16 marzo 1876, in casa dell’allora Sindaco Gaetano Di Giovanni e poi aperto il 01 maggio 1876, frequentato in tutte le ore del giorno; “Casino degli artigiani”, aperto provvisoriamente il 01 novembre 1876 ed ufficialmente il 19 novembre dello stesso anno; l’allora Sindaco Gaetano Di Giovanni vi effettuò un discorso di inaugurazione; era frequentato nelle ore serali e nei giorni festivi[2]; “Casino dei minatori di zolfo”, aperto il 01 aprile 1877 e poi inaugurato ufficialmente il 14 agosto dello stesso anno, con un discorso dell’allora Sindaco Gaetano Di Giovanni; era frequentato nelle ore serali e nei giorni festivi.[3]
[1] Deliberazione del Consiglio Comunale del 30 novembre 1876, allora Sindaco Gaetano Di Giovanni.
[2] Discorso: Sulla moralità del lavoro e sui vantaggi dell’associazione.
[3] Discorso: Sul risparmio.
.
Articolo tratto dal libro: "Sant'Antonino di Cianciana. Storia di una città di nuova fondazione", Anno 2007, scritto dall'Arch. Paolo Sanzeri.
Breve descrizione dell'opera: Il libro si occupa di descrivere Cianciana fin dalle sue origini, Che non coincidono con la data ufficiale di fondazione, ma inizia dall'età del bronzo fino ai primi del '900. Inoltre il libro Tratta dell'archeologia dell'architettura, dell'urbanistica, dell'arte, dell'ambiente e di altri temi inerenti il territorio comunale, in particolare del fiume Platani e della ex Rete Ferroviaria.
Il libro è disponibile presso il bookshop del Museo Civico.